| Ragazzi, ragazze e gente del forum voglio farvi vedere questa piccola poesia-fan fiction dedicata alla storica nemesi dei Fantastici Quattro, Victor Von Doom, alias il Dottor Destino. Eccola qui:
Il Mio Nome Sarà Destino
Scorre lento il mio tempo
Che scivola sul velo della mia pelle nuda
Se oltrepassassi il confine che mi hai dato forse io non sarei qui
Da adesso ormai che senso ha cercare di abbracciare un passato più puro
Guardando avanti rischierò ma riesco a rispondere ai miei perché
Il mio tempo scorre lentamente, lo sento scivolare sul mio corpo, lo vedo scorrere davanti ai miei occhi
Non riesco a fermarlo
Non riesco a controllare l'odio che avvelena il mio sangue
L'odio verso colui che ha perseguitato la mia gente, distrutto il mio mondo
Verso colui che, incapace di perdonarne il fallimento, ha ucciso mio padre
Madre, ora so la verità
Il Signore degli Inferi ti ha portato via
Ti ha ingannato come solo lui è in grado di fare
Ed ora la tua Anima è perduta
Ma per quanto io mi sforzi di guardare avanti, di trovare una risposta a tutte le mie domande
Non riesco a dimenticare il passato
Se non è possibile cambiarlo
Voglio fare in modo che il futuro sia migliore, per me, per te, per tutta la mia gente
Tutto ciò che sarai era già stato scritto se davvero esiste questo Dio ha fallito
Ogni parola pronunciata sarà lo specchio del tuo dolore riflette la colpa alimenta l’odio
Madre… Il mio destino scelga se… Madre… riesco a resistere
Non riesco a farmi una ragione del mio fallimento, Madre. Il comprendere che se non avessi sbagliato tutto forse avrei avuto una possibilità di riabbracciarti, di saperti ancora prigioniera degli orrori dell' Inferno, schiava di Mefisto, tutto ciò mi uccide.Se davvero esiste un Dio che governa il nostro mondo, che guida tutti noi nelle loro scelte quotidiane, allora questo Dio ha fallito, Madre. Egli non ha vegliato su di te, non è riuscito ad impedirti di fare la scelta sbagliata
E tu stai pagando le sofferenze del Suo fallimento e del mio, poichè non essendo riuscito a salvarti dall'Abisso, sono colpevole quanto lo è Lui, che non ti offrì la Sua protezione quando ne avevi più bisogno.Ora mi sembra di sentire ancora le tue parole...in esse vedo riflesso tutto il mio dolore e la mia angoscia, il senso di colpa mi divora...e il mio odio cresce.Verso il maledetto Barone Zorba, che causò immani sofferenze al mio popolo e mi privò dell'affetto paterno
Verso il Principe della Menzogna, che ti ha ingannato ed imprigionato nel suo oscuro regno del dolore
Ma soprattutto verso Reed; è lui il vero colpevole. Lui mi ha impedito di salvarti, e grazie a lui il mio corpo è quello di un mostro. Lui ha distrutto per sempre la mia cupa bellezza e ti ha condannato a soffrire in eterno.Ma io vendicherò entrambi. Pagherà per la nostra sofferenza.Che il mio destino scelga se debbano pagare anche coloro che incroceranno il mio cammino verso la vendetta.
Sono ancora in piedi in questo istante di pura follia
Non so più se desiderare il bene o il male anche se il peccato forse più mi da
Ma adesso ormai che senso ha opporre resistenza ad un destino segnato
Non resterò a guardare senza riuscire a resisterti… Risvegliami!
La mia mente scivola verso la più totale follia, eppure io resisto, sono ancora in piedi
Davanti a me ho due possibilità: desidero un mondo di pace, eppure il peccato del mio odio mi attrae
Il sangue di coloro che mi hanno causato sofferenza mi appagherà
Sento che sto impazzendo, Madre. Sto vivendo spaventosi attimi di follia. E' il mio pensiero verso di te e verso i miei nemici che mi tormenta, ma al tempo stesso mi concede un attimo di lucidità, attraverso il quale la mia rabbia e la mia sete di vendetta trovano modo di erompere in tutta la loro potenza
Come ho potuto fallire, Madre? Come ho potuto lasciare che Reed finisse di rovinare la mia esistenza, rendendomi l'abominio che sono tutt'ora, ed impedendomi di rivederti ancora una volta?
Ora so qual è la verità
So che il mio destino è ormai segnato, ed è inutile cercare di opporvi resistenza.Diverrò un altro, ancora più potente e più intelligente di quello che c'era prima.Creerò un regno di pace e di giustizia, dove mai nessuno dovrà soffrire quanto ho sofferto io
E guai a chi oserà mettersi contro di me in questo mio grandioso progetto
Odio i miei nemici
Poichè è colpa loro se la vita mi ha dato solo dispiaceri
Ma io mi scaglierò su di loro come un angelo vendicatore, affinchè provino sulla loro pelle tutto il male che ho dovuto subire
Li condannerò alla mia stessa sofferenza
Risvegliami, Madre, offrimi il tuo sostegno
Risveglia il mio nuovo io, saggio, generoso, potente ed assetato di vendetta
Guidami affinchè possa distruggere la loro esistenza felice, e gettarli per sempre nel vortice del dolore
Poichè non posso restare a guardarli vivere felici mentre io patisco il mio personale Inferno sulla terra
Madre… Il mio destino scelga se… Madre… riesco a resistere
Madre… Il mio destino scelga se… Madre… Riesco a resistere
Madre… Non c’è scelta senza me… Madre…Non c’è vita senza me…
Madre… Non c’è scelta senza me…. Madre… Non c’è….
La scelta è stata fatta, Madre. Il tuo amore mi ha guidato e sostenuto
Ora so cosa fare. Diverrò un altro, ancora più grande, ancora più forte, che mai più conoscerà il dolore e la sofferenza
Tutti coloro che hanno distrutto la mia vita pagheranno con il loro sangue. Reed, il nostro carnefice conoscerà finalmente il dolore e la disperazione, vedrà tutti i suoi cari morire per mano mia...e poi toccherà a lui.
Conosceranno l'ira del mostro che hanno creato
Conosceranno la forza di un odio alimentato per anni ed emerso infine in tutto il suo devastante potere
Con me non esiste scelta
Con me non esiste vita
Victor Von Doom è morto
Il mio nome sarà Destino.
I versi in corsivo appartengono a Senzafine, una bellissima ma purtroppo poco conosciuta canzone dei Lacuna Coil, il cui testo mi sembra davvero molto consono alla personalità di Destino. L'ispirazione per la creazione di questa poesia mi è venuta leggendone una simile, ispirata alla stessa canzone, ma con protagonista Darth Vader.
Grazie per la lettura, spero vivamente che vi sia piaciuta.
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