Hero Academy... Una nuova generazione di Supereroi...

Convivenza, TAN-TAN-TAAAAAAAAAANNN!!!

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view post Posted on 22/6/2010, 22:27
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La Bisbetica Indomita

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Quindi... mi sono persa sette anni della mia vita... proferì Persefone più a se stessa che altro. Era difficile da concepire. Un momento prima era all'Accademia e un momento dopo si ritrovava in una situazione completamente diversa e con una marea di azioni che non ricordava di aver commesso. Però era fiera di averlo fatto. Non aveva tradito i suoi amici, chiunque essi fossero.
Il tragitto dal bar alla casa di Marty (le era toccato scoprire tutto quello che era successo una seconda volta!) di per se era molto corto ma il furgone era rimasto fermo per molto tempo a metà del tragitto per dar modo d un tecnico di riprogrammare Otto.
Le avevano dato delle lenti a contatto speciali, a specchio, inventate apposta per lei per fare in modo di non doversi più spostare con una benda sugli occhi... non che fosse mai stato un problema.
Quale onore.. aveva pensato sarcasticamente mentre se le metteva con una mezza dozzina di fucili al plasma puntati contro come incentivo a non fare più scherzi come quello di poco prima.
Allo specchio si era stupita di non vedere più riflesso il viso di una bambina di nove anni. Era cambiata durante tutto quel tempo. I suoi lineamenti si erano affilati, senza però perdere ancora una certa rotondità infantile. La bocca era ancora piccola, a cuore, e da sotto la frangetta di capelli corvini luccicavano gli occhi grandi dalla linea vagamente esotica e dalle iridi di un viola intenso, che sarebbero diventate argentate e riflettenti come la superficie di uno specchio, una volta messe le lenti.
Finalmente il furgone si fermò.
Ricordate che vi terremo d'occhio. li ammonì Aracne che era rimasta collegata dal suo ufficio per tutto il tempo, N°8 ti farà la guardia ventiquattr'ore su ventiquattro.
Una delle guardie aprì il portellone del veicolo e il sole del pomeriggio inondò i presenti, riflettendo sulle lenti di Persefone con un fulgore abbacinante.
 
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*Aurora94*
view post Posted on 22/6/2010, 22:54




"A furia di essere riprogamamto questo coso impazzirà e ci sterminerà tutti." pensò Marty osservando il pupazzo/prototipo a forma di coniglio... "Spero vivamente che Clarissa non salti in mente di giocarci." era evidente che il robot lo inquietava non poco...
<Bene bene...> mormorò fra sè scendendo dal furgone e avviandosi lungo il vialetto. <Vediamo di dare ad Eva la bella notizia...> il tono ironico lasciava perfettamente intendere il tipo di reazione che si aspettava dalla donna...

<Papà!!!> trillò Clarissa,schiacciando il nasino contro il vetro più che mai appannato; lanciando un gridolino di gioia si precipitò ad aprire la porta... <Hey,Principessa!> l'uomo sollevò la bimbetta quasi fosse priva di peso e se la mise in spalla: <Guarda chi ti ho portato!> disse,dando le spalle a Persefone così che la bambina potesse vederla in viso...Clarissa ammutolì,attonita,e Marty scoppiò a ridere e entrò in casa: <Teeeesoro! Sono a casaa!> annunciò in maniera "teatrale"...
<Oh,bene...> fece Eva,alzandosi dal divano dell'ingresso.
<Quindi hai...> iniziò a dire,per poi bloccarsi alla vista di Persefone,come pietrificata. <Marty,questa...Questa...> farneticò addditandola... Marty fece una risatina nasale mentre metteva giù la bambina,ma non disse nulla.

 
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view post Posted on 22/6/2010, 23:13
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La Bisbetica Indomita

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Persefone rimase per un attimo sulla soglia, restia ad entrare, mentre Otto la precedeva eseguendo una scansione a raggi X della casa.
"Questa" ha un nome. rispose la ragazza incrociando le braccia al petto con fare offeso, E tu dovresti essere Eva.
Ovvio che non se la ricordasse, doveva fare parte di tutte le persone che aveva conosciuto durante il periodo che aveva rimosso.
Finalmente si decise ad entrare, guardandosi attorno con quasi la stessa meticolosità del robot poco prima. Si disse che doveva essere un rimasuglio di ricordo imprigionato nel suo inconscio, una naturale circospezione, risultato dei sette anni da recidiva.
Le sembrava ancora strano poter guardare le persone negli occhi, ma non si astenne dal farlo fissando Eva con aria di sfida.

Edited by Pumpkin Queen - 16/3/2012, 20:23
 
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*Aurora94*
view post Posted on 22/6/2010, 23:51




La donna serrò le labbra carnose con aria sprezzante e incrociò le braccia a sua volta. <...Si,mi ricordo di te...>
<Persefone...Lei si fermerà a vivere con noi per un po'.> annunciò l'altro.
Eva spostò fulminea lo sguardo su Marty,che parve quasi percepirlo,una linea di fuoco invisibile pronta a incenerirlo...
Lo raggiunse in pochi passi e lo afferrò con decisione per il pizzetto,costringendolo ad abbassarsi all'altezza dei suoi occhi:
<E questo quando l'hai deciso?!> il suo tono era basso,ma carico di rabbia. Il clone gemette appena,a causa dello strattone; chiuse gli occhi sorrise,con pazienza infinita: <Veramente,non sono stato io a decidere.>
La donna,inarcando un sopracciglio,lo mollò; lui accennò con la testa al furgone che si stava rimettendo in moto.
<Mhm...> Eva si portò un dito alle labbra con aria pensosa,spostando gli occhi da Persefone a Marty...
<Se le cose stanno così...> si voltò di scatto dirigendosi verso la cucina <Più tardi però telefonerò all'Accademia! Se credono di poter fare il bello e il cattivo tempo qui,senza nemmeno avvisarmi, si sbagliano di grosso!>
Marty sorrise scuotendo appena la testa,poi lanciò un'occhiata alla bambina:<Clair chiudi la porta.> <Si!>
Per tutto il tempo la bimba se ne era stata zitta a giocherellare con l'orlo della propria gonna osservando Persefone,non sembrava minimamente turbata dal comportamento dei propri genitori,evidentemente era abituata a vederli comportarsi a quel modo...
<Beh? che fate lì impalati? è ora di cena!> disse Eva facendo capolino dalla porta della cucina.
 
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view post Posted on 24/6/2010, 17:54
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La Bisbetica Indomita

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Lo sguardo di Persefone girava per la stanza senza soffermarsi su qualcosa per non più di pochi secondi. Le sue mani la stanza il piatto Otto Marty Eva il soffitto Clarissa di nuovo il piatto e ritorno...
Era di troppo, lo sentiva. La sua incongruenza aleggiava nell'aria come foschia opprimente, facendola agitare nervosamente sulla sedia. Assurdamente continuava a rimbombarle nel cervello la classica citazione da film Western: "Questa città è troppo piccola per tutti e due.", diceva il cowboy allo straniero di turno, possibilmente all'alba in mezzo alla strada principale del villaggetto perso nel deserto.
Finalmente i suoi occhi si posarono su Clarissa, la figlia di Marty, seduta proprio accanto a lei. La testa di Persefone ruotò lentamente verso la piccola. La squadrò da capo a piedi con un'intensità tale da far pensare che avrebbe potuto sondarne anche l'anima... ed era proprio quello che stava facendo.

Edited by Pumpkin Queen - 16/3/2012, 20:27
 
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*Aurora94*
view post Posted on 24/6/2010, 22:19




Eva mangiava lentamente,gli occhi grigio perla spudoratamente puntati su Persefone, senza un minimo di discrezione.
Marty,al contrario,teneva lo sguardo fisso sulla bistecca che stava tagliando. Tutta quella tensione gli dava la pelle d'oca e continuava a cercare un possibile spunto per iniziare una conversazione,una qualunque,anche se sospettava che forse sarebbe stato meglio mantenere il silenzio...
Insomma,Clarissa sembrava l'unica persona tranquilla a quel tavolo: la bambina era intenta a punzecchiare allegramente il cibo con la forchetta,canticchiando e facendo oscillare le gambe sotto al tavolo. Infilzò sulla forchetta un boccone chiaramente troppo grosso per lei,ma se lo ficcò in bocca comunque,masticando a fatica.
Quasi percependo lo sguardo insistente della ragazza,girò la testa verso Persefone,un timido sorriso si allargò sulle le guance gonfie di cibo...Deglutì rumorosamente. <Persefone...> si girò verso i genitori <Dove dorme,adesso,Persefone?> chiese.<Beh...Abbiamo una stanza libera,no?> rispose Marty, per poi bere un sorso d'acqua. <Si. Più tardi prepareremo il letto.>
La bambina abbassò lo sguardo sul proprio piatto: <Se prendevamo un letto a castello,come avevo detto io,adesso Persefone poteva dormire con me.> mormorò con aria offesa...
<Se avessimo preso un letto a castello.> Clarissa sbuffò con aria insofferente.

 
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view post Posted on 25/6/2010, 21:36
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La Bisbetica Indomita

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Oh bè, è un vero peccato. rispose Persefone a denti stretti, un sorrisetto debole che ne incurvava leggermente le labbra. In tutta la sua vita aveva sempre tenuto alla sua privacy come ad un patrimonio sacro ed inviolabile, e non intendeva rinunciarvi proprio ora.
Stava per aggiungere qualcosa quando il telefono dell casa squillò...
 
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*Aurora94*
view post Posted on 20/9/2010, 18:36




Marty ed Eva si scambiarono un'occhiata nervosa; la bambina continuava a masticare allegramente ciondolando la testa da una parte all'altra,la fochetta che ondeggiava nell'aria a ritmo di un motivetto che sentiva solo lei.
Con un sospiro, Marty si alzò per rispondere, si appoggiò al bancone delle cucina e sollevò la cornetta:
<Pronto?>
 
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view post Posted on 20/9/2010, 18:40
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La Bisbetica Indomita

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Le è tornata la memoria???? ululò la voce della preside.
Dall'altra parte della linea la donna stava aggrappata alla scrivania, stritolando la cornetta come se l'apparecchio fosse stato il collo di una persona che odiava particolarmente.
 
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*Aurora94*
view post Posted on 20/9/2010, 18:46




L'uomo lanciò un grido di spavento e la cornetta volò per aria; la riacchiappò fulmineo,riportandosela all'orecchi con tutta la nonchalance di questo mondo.
<No,signorina Aracne; non ancora.> disse in un sospiro.
Clarissa si agitò sulla sedia: <Zia Aracne!> trillò sbracciandosi.
 
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view post Posted on 20/9/2010, 19:08
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La Bisbetica Indomita

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Persefone quasi si strozzò con quello che stava mangiando al sentire la risposta di Marty. Dopo essere finalmente riuscita a smettere di tossire e aver bevuto un sorso d'acqua si voltò a guardare con odio il telefono.
Dì alla strega che se non si da una calmata le verrà un attacco cardiaco! e poi l'ha detto anche lei che ci vorrà molto tempo e riposo... e io non mi sento affatto rilassata in questo momento, potrebbero volerci mesi se non anni. Non so, non mi sento molto in vena di ricordare in quest'atmosfera pressante.
La ragazza interruppe di colpo il suo monologo per voltarsi inorridita verso Clarissa.
Zia???
 
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*Aurora94*
view post Posted on 20/9/2010, 19:15




marty alzò gli occhi verso il soffitto con un sorrisetto <Ecco qua. Ha sentito?> attese pregustando malignamente la risposta della donna sul punto di esplodere.
Clarissa si voltò con un sorrisone verso persefone: <Si!> squittì <Io e la zia parliamo sempre al telefono! Mi chiede sempre quello che ho fatto a scuola, a che cosa ho giocato al parco, quanto sono cresciuta e, e... >
<Shhh!> fece Marty, la bambina gli lanciò un'occhiata interdetta e lui le indicò la cornetta che tenva accostata al volto.
 
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view post Posted on 20/9/2010, 20:28
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La Bisbetica Indomita

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Il gran sospiro della preside passò attraverso la linea telefonica. Si stava evidentemente trattenendo dall'inveire come un'indemoniata contro tutti quanti.
Capisco... be', tanto vi teniamo d'occhio. la donna piombò per un attimo in un mutismo assente, Se ci sono dei cambiamenti lo verremo a sapere! detto questo riappese di colpo.
Oh, la vecchia non vede l'ora di avere per le mani un nuovo giocattolino eh... borbottò Persefone tra se e se.
 
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*Aurora94*
view post Posted on 8/10/2010, 20:36




Di avere per le mani un nuovo giocattolino...
marty rimase per un attimo impalato a fissasre la cornetta muta, poi lanciò un'occhiata carica di apprensione alla bambina.
"Solo umana. Clarissa è solo umana. Dovranno lasciarla in pace."
<Hai finito di startene lì con quella faccia da nevrastenico? La cena si raffredderà.> lo riprese Eva, lui rimise a posto il telefono e tornò a sedersi.

Alcuni minuti di imbarazzante silenzio più tardi i genitori stavano sparecchiando, mentre dall'ingresso proveniva il rumore dei cartoni animati di Clarissa.
<Sono preoccupato.> disse a un tratto Marty.
Eva ricambiò con la sua espressione collaudata da "ne abbiamo già parlato non mettermi ansia"...
 
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view post Posted on 26/10/2010, 14:37
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La Bisbetica Indomita

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Fai bene. rispose tetramente Persefone da un angolo della cucina. Era da un po' che rimuginava in silenzio, appoggiata al muro con le braccia conserte. L'inattività la stava rendendo nervosa ma di aiutare a sparecchiare non se ne parlava neanche. Aveva in ogni caso optato per rimanere in cucina, avrebbe sopportato anche Eva piuttosto che dover stare gomito a gomito con... quella. Al meno Eva era più apertamente odiabile.
 
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14 replies since 22/6/2010, 22:27   88 views
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