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| Ma che diavolo ci faccio qui? Erano una trentina di studenti, pigiati gli uni agli altri in un aereo militare. Nell'aria si sentiva l'agitazione dei ragazzi, alcuni ancora minorenni, come lo era Lou. Non è che ci stanno sopravvalutando? Si aggiustò nervosamente il collo della tuta che gli avevano dato. Il kevlar non era di certo il massimo del fresco. Diamine, stavano andando nel deserto! Sarebbe svenuto di sicuro, se lo sentiva, con la sua pressione bassa poi... Il suo sguardo vagò ancora una volta tra gli studenti, tutti con la stessa tuta che aveva lui, sembravano una manica di ragazzini che giocavano a fare i supereroi. Altro che X-men... mormorò tra se e se. Lou faceva parte della squadra di recupero, insieme a Shin e Marty che erano seduti ai suoi lati. Che diamine avrà avuto in mente quella donna quando ha pensato a noi tre? erano la squadra più disparata che avesse mai visto. Hem hem... la voce della preside eruppe da un altoparlante sopra le loro teste, Studenti e studentesse, è la vostra preside che vi parla. Volevo informarvi che l'aereo è quasi arrivato nella zona di atterraggio dove vi attendono delle jeep che vi porteranno vicino alla base militare. Avete avuto le vostre istruzioni in precedenza ma vi ripeto comunque la procedura. La maggior parte degli studenti circonderanno la base creando un diversivo per la squadra di recupero che farà irruzione per andare a riprendersi le informazioni che ci sono state sottratte. Grazie ai microchip che vi sono stati impiantati sapremo sempre la vostra esatta posizione e eventuali altri ordini vi verranno impartiti tramite i vostri auricolari, da me o dal comandante. Bene. Fate un buon lavoro perché l'Organizzazione e il mondo intero contano su di voi! La voce allegramente fuori luogo della preside si spense facendo spazio ai mormorii degli studenti preoccupati. Quella è decisamente pazza...
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