@Lilfred@ |
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| Era una giornata serena, ma un po' freschina: la primavera non era ancora veramente arrivata. Lilfred si stava godendo la tranquillità del parco. I computer, gli apparecchi elettrici, i microchip, erano gli ambienti in cui si muoveva meglio: ma la vita biologica, anche solo in un pezzetto di prato, era qualcosa di ineguagliabile, che faceva sentire l' uccellino in pace con se stesso. La natura non aveva bisogno di circuiti stampati per funzionare a dovere: gli esseri viventi, dai protozoi ai mammiferi, avevano dentro un qualcosa di speciale che li faceva sempre trovare un equilibrio tra le parti, una sinergia che riusciva sempre a mantenere correttamente in attività il sistema, anche senza la rigidità e la prevedibilità di una riga di comando. In effetti somigliava un po' ad una mente umana: all' apparenza poteva sembrare solo un' insieme di psiche, e sogni, e collegamenti logici messi a casaccio. Eppure, in un qualche modo che neanche Lil poteva comprendere, riusciva comunque ad andare avanti. <Certo, se non ci fossero anche qui delle telecamere sarebbe anche meglio...> mormorò l' uccellino. Anche se erano meno che nell' edificio, il contrasto delle apparecchiature con il verde era talmente netto che il piccolo Fred poteva percepirle chiaramente: un trattore in mezzo a delle biciclette si sarebbe notato di meno. L' esserino si avvicinò ad una telecamera nascosta tra i rami di un albero. <Chissà se riuscirei a disattivarla...> mormorò.
Edited by @Lilfred@ - 28/1/2010, 22:00
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